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Friday, September 3, 2010

ho volato con Vueling

Ore 9:45, volo Napoli-Barcellona. Sveglia alle 5:30 del mattino, mi preparo, il resto è tutto pronto e controllato dalla sera precedente. Carichiamo tutto in macchina e alle 6:15 si parte. Arrivo all’aeroporto di Napoli alle 7:30 abbondanti. Alle 7:45 dovrebbe aprire il check-in, ma sono le 8:00 e ancora niente. Mangio un cornetto al bar dell’aeroporto. Alle 8:10 apre finalmente il check-in, vado a fare la fila. Dopo dieci minuti comunicano che il volo è stato annullato. Rido.
Ora, chi ha già vissuto l’esperienza mistico-teologica (nel senso del destinatario del bestemmie) di vedersi annullare il volo saprà bene che per chi resta a terra si apre un transitorio spazio-temporale che porterà gli sventurati, alla fine della giornata, in un avanzato stato di incapacità psico-percettiva. Le capacità cognitive vengono recuperate solo dopo qualche tempo.
In ogni caso, ci dicono, però, che sostituiranno certamente il volo senza nessun onere aggiuntivo. E vorrei vedere. Vado a chiedere spiegazioni e mi dicono di chiamare un numero che si rivela essere quello di un messaggio registrato. Non può essermi utile. Vado allora all’ufficio prenotazioni dell’aeroporto. Perdono tempo. Prendono tempo. Intanto sto pensando di prendere il volo (sempre Vueling, sempre da Napoli) delle 11:45, con arrivo a Barcellona El Prat all’una e mezza circa della notte. Ci penso e quasi mi convinco, tanto poi prenderei un taxi dall’aeroporto e non ci sarebbero problemi. Perdono altro tempo, intanto scrivo su un pezzo di carta il testo di una mail che mio fratello, una volta tornato a casa, avrebbe dovuto inviare a Jordi a mio nome che sarebbe servita ad avvisarlo delle mie “due o tre ore di ritardo”. Finalmente è il mio turno. Intanto, mi ricordo di aver visto che da Roma c’era un aereo che partiva all’una e che ovviamente non avevo preso in considerazione (visto che potevo partire comodamente da Napoli). Chiedo se c’è la possibilità di prendere quel volo. La possibilità c’è, dico di comunicare il mio nome a Roma. Inizio già a pensare come raggiungere Roma, ma mi dicono che l’aeroporto avrebbe messo a disposizione un bus per Roma Fiumicino alle 9:30. Decido di prenderlo, arriva alle 9:50. All’aeroporto di Fiumicino vedo con sommo piacere che il check-in per il volo dell’una era già stato chiuso, ho fatto tardi. Inoltre, scopro che il mio nominativo non era stato neppure comunicato da Napoli, arriva poco dopo. Sono arrivato prima io da Napoli, facendo ritardo, che uno stupidissimo fax con una lista di nomi. Me ne rallegro.
A questo punto con tutta la calma di questo mondo scarico un centinaio di decibel circa di urla in faccia alla signora dell’ufficio informazioni dicendole che o avrebbe provveduto a trovarmi un modo per farmi arrivare a destinazione in un orario decente, o le avrei simpaticamente reso impossibile una giornata a sua scelta. Mi fa notare che non è colpa sua se la compagnia aerea ha annullato il volo. Le comunico che io con qualcuno devo prendermela. Mi fa sapere che c’è un altro volo per Barcellona alle 15:30, le dico di cambiarmi il biglietto e di prenotarmi quel volo. Vede quello che si può fare. La assicuro che lo farà di certo. Chiama qualche suo superiore, mi prenota il volo e mi sorride. Avrei sorriso anch’io, ma non era tra le mie prime quindici cose da fare. Faccio finalmente il check-in e mi imbarco.
Ho volato con Vueling, e non mi pare vero.

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