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Saturday, September 11, 2010

11th of September in Catalunya

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In 1714, precisely on the 11th of September, Barcelona signed the capitulation to the preponderant Franco-Castilian troops leaded by Philip V of Bourbon, that laid siege to the city for over a year, concluding one of the most important episode of the War of the Spanish Succession.
The Catalans have chosen exactly that anniversary, namely a defeat, as their national holiday, la Festa per la Llibertat. Every year, in fact, on the 11th of September, in occasion of the Diada Nacional de Catalunya the Catalan people remember those who, 300 years ago, fought and gave their lives to defend their right to be a people.

Friday, September 10, 2010

accade a Barcellona − 1-25

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A Barcellona...

1. ...l’inglese è utile come un chiodo nel pneumatico quando hai tolto la ruota di scorta per avere più spazio. 

2. ...se parli inglese o ti fanno un sorriso ebete e cercano di risponderti in catalano, oppure inteso il profilo internazionale della conversazione pensano bene di parlarti in spagnolo.

3. ...se si vedono costretti a parlati in spagnolo per farsi capire meglio già gli stai sulle boles.

4. ...c’è El Corte Inglés.

5. ...quando esci passi la metà del tempo ad attraversare la strada.

6. ...quando esci passi un quarto del tempo a trovare un punto dove poter attraversare la strada.

7. ...quando esci se ti va male devi farti almeno metà della strada per raggiungere il punto da cui poter  attraversare.

8. ...quando esci passi un ulteriore quarto del tempo ad attendere che il semaforo per i pedoni diventi verde.

9. ...quando esci non hai mai il tempo di fare quello che avevi programmato.

10. ...se esci in ritardo sei finito.

11. ...le strisce pedonali non hanno le strisce.

12. ...il verde dei semafori pedonali è tarato sui tempi di percorrenza di Usain Bolt.

13. ...gli incroci sono ottagonali, questo implica che per attraversare bisogna circumnavigare la costa.

14. ...attraversare una strada è come bere un bicchier d’acqua: in entrambi i casi ci vuole coraggio.

15. ...il mosto tinto è il vino rosso, ho pensato che fossero arretrati.

16. ...l’olio lo chiamano aceite, quindi ho pensato che lo facessero per burlarsi degli stranieri.

17. ...poi ho visto che il coccolino lo chiamano ‘mimosín’, allora ho capito che sono semplicemente ridicoli.

18. ...il fatto che il coccolino lo chiamino ‘mimosín’ non so se faccia ridere di più che da noi.

19. ...chissà come chiameranno l’omino bianco.

20. ...l’impressione al punto 17 è stata confermata quando ho visto che il succo di pesca lo chiamano néctar de melocotón(?) a base de puré(?).

21. ...se non vuoi che ti rubino la bici dopo quindici minuti che l’hai comprata, la catena antifurto deve pesare più della bicicletta.

22. ...se non vuoi che ti rubino la bici farai bene a pensare attentamente a quale palo legarla.

23. ...non sono schizzinosi, assieme alla bici potrebbero portare via anche il palo.

24. ...può capitare di non essere stato battezzato, ma almeno una volta ti hanno rubato la bici.

25. ... potresti avvertire la sensazione di comprare più volte lo stesso articolo; a volte si tratta di qualcosa di più di una sensazione, e non stiamo parlando solo di bici.

Sunday, September 5, 2010

tribute from 'el Mercat de la Boqueria'

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Walking down the Rambla you might want to make a stop at the Mercat de Sant Josep, one of the oldest market in Europe and better known as La Boqueria, most likely due to the fact that the mutton, carne de boc, is sold in it.
Entering you will seem to find yourself in the magic and colourful world of my little pony; for a more comfortable ride among various kiosks take a freshly made fruit shake that for sure a nice lady will try to make you buy. Choose the colour you like best.
What can you find exposed in the 'shop-windows' of this gallery? Fruits of all types and seasons, vegetables arranged as in the best fashion shops, crustaceans, molluscs and freshly caught fish. Have a stop and watch fishes exposed in one of the kiosks, they seem to be satisfied of their end (among other things, everyone would stay with their fins into ice instead of being melted by the heat of the Barcelona’s streets).
You will find lots of stands where you can taste and buy the jamón ibérico, the local ham, or where you can see tempting desserts and, clearly in honour of ‘the club members’, all kind of peppers and chillies: a kind of temple of hot peppers.
It is said that vendors of some kiosks have become real historical characters, famous for their typical way to sell their goods in the marketplace. Obviously, as often happens in some places of Barcelona, the advice is always to keep your eyes on wallets, cameras and cell phones, given that within the market there is a significant concentration of pickpockets.
I also know that the Boqueria performs its function also during the night, allowing meetings between prostitutes and their clients. Well, besides being one of the oldest markets of Europe, it is also home of the oldest profession in the world.

Saturday, September 4, 2010

normas básicas de convivencia en el piso de Jordi

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  1. A partir de las 22:30 y hasta las 7:00 de la mañana en dias laborales se debe respetar el descanso nocturno.
  2. El horario en sabado sera de 00:00 hasta las 9:00.
  3. Asi mismo tanto en la cocina como en los baños se tiene que dejar todo limpio tras su uso.
  4. En la cocina: fregadero recogido sin vajilla sucia en el interior, la encimera debe quedar limpia despues de cada uso y todos los enseres colocados en su sitio de origen.
  5. Los fallos o averias de los suministros (luz, agua, gas e internet) son responsabilidad de la compañía suministradora.
  6. Esta prohibido fumar en las zonas comunes.
  7. En el uso de internet quedan prohibidos los programas P2P (Ares Emule Bittorent uTorrent Azureus Lphant... etc.)
  8. Queda prohibido tener cualquier tipo de animal en las habitaciones y zonas comunes.
  9. Se debe avisar con un mes de antelacion antes de abandonar la habitacion.
  10. El compañero de piso declara conocer las caracteristicas y estado de conservacion de la habitacion y aceptarlas expresamente y se obliga a conservarla en perfecto estado incluidas las zonas comunes.
  11. No se puede practicar ninguna obra en la vivienda sin previo aviso.
  12. Un mes empezado debe ser pagado entero.
  13. Las visitas estan permitidas, pero no pofran pernoctar en la vivienda.
  14. El deposito se devolvera una vez se haya comprobado el estado de la habitacion. El pago de las habitaciones se efectua dentro de los 5 primeros dias del mes.
  15. Entre todos conseguiremos tener una estancia agreable.

Friday, September 3, 2010

ho volato con Vueling

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Ore 9:45, volo Napoli-Barcellona. Sveglia alle 5:30 del mattino, mi preparo, il resto è tutto pronto e controllato dalla sera precedente. Carichiamo tutto in macchina e alle 6:15 si parte. Arrivo all’aeroporto di Napoli alle 7:30 abbondanti. Alle 7:45 dovrebbe aprire il check-in, ma sono le 8:00 e ancora niente. Mangio un cornetto al bar dell’aeroporto. Alle 8:10 apre finalmente il check-in, vado a fare la fila. Dopo dieci minuti comunicano che il volo è stato annullato. Rido.
Ora, chi ha già vissuto l’esperienza mistico-teologica (nel senso del destinatario del bestemmie) di vedersi annullare il volo saprà bene che per chi resta a terra si apre un transitorio spazio-temporale che porterà gli sventurati, alla fine della giornata, in un avanzato stato di incapacità psico-percettiva. Le capacità cognitive vengono recuperate solo dopo qualche tempo.
In ogni caso, ci dicono, però, che sostituiranno certamente il volo senza nessun onere aggiuntivo. E vorrei vedere. Vado a chiedere spiegazioni e mi dicono di chiamare un numero che si rivela essere quello di un messaggio registrato. Non può essermi utile. Vado allora all’ufficio prenotazioni dell’aeroporto. Perdono tempo. Prendono tempo. Intanto sto pensando di prendere il volo (sempre Vueling, sempre da Napoli) delle 11:45, con arrivo a Barcellona El Prat all’una e mezza circa della notte. Ci penso e quasi mi convinco, tanto poi prenderei un taxi dall’aeroporto e non ci sarebbero problemi. Perdono altro tempo, intanto scrivo su un pezzo di carta il testo di una mail che mio fratello, una volta tornato a casa, avrebbe dovuto inviare a Jordi a mio nome che sarebbe servita ad avvisarlo delle mie “due o tre ore di ritardo”. Finalmente è il mio turno. Intanto, mi ricordo di aver visto che da Roma c’era un aereo che partiva all’una e che ovviamente non avevo preso in considerazione (visto che potevo partire comodamente da Napoli). Chiedo se c’è la possibilità di prendere quel volo. La possibilità c’è, dico di comunicare il mio nome a Roma. Inizio già a pensare come raggiungere Roma, ma mi dicono che l’aeroporto avrebbe messo a disposizione un bus per Roma Fiumicino alle 9:30. Decido di prenderlo, arriva alle 9:50. All’aeroporto di Fiumicino vedo con sommo piacere che il check-in per il volo dell’una era già stato chiuso, ho fatto tardi. Inoltre, scopro che il mio nominativo non era stato neppure comunicato da Napoli, arriva poco dopo. Sono arrivato prima io da Napoli, facendo ritardo, che uno stupidissimo fax con una lista di nomi. Me ne rallegro.
A questo punto con tutta la calma di questo mondo scarico un centinaio di decibel circa di urla in faccia alla signora dell’ufficio informazioni dicendole che o avrebbe provveduto a trovarmi un modo per farmi arrivare a destinazione in un orario decente, o le avrei simpaticamente reso impossibile una giornata a sua scelta. Mi fa notare che non è colpa sua se la compagnia aerea ha annullato il volo. Le comunico che io con qualcuno devo prendermela. Mi fa sapere che c’è un altro volo per Barcellona alle 15:30, le dico di cambiarmi il biglietto e di prenotarmi quel volo. Vede quello che si può fare. La assicuro che lo farà di certo. Chiama qualche suo superiore, mi prenota il volo e mi sorride. Avrei sorriso anch’io, ma non era tra le mie prime quindici cose da fare. Faccio finalmente il check-in e mi imbarco.
Ho volato con Vueling, e non mi pare vero.